mercoledì 29 febbraio 2012

Pro-Tessar 115 mm al Monte Mucrone

Domenica 26 febbraio 2012, poca neve marcia, sole cocente e temperature che, a valle, sfiorano allegramente i 20°C. Qualche fotografia ai 2335 metri del Monte Mucrone, di cui non ho però raggiunto la cima, con l'ormai ben conosciuta reflex Zeiss-Ikon Contaflex IV, armata di obiettivo Pro-Tessar 115 mm: forse l'ottica più rara e difficile da reperire su cui io abbia fortunosamente messo le mani.

Vette, cielo, pianura, gli omini nei dintorni del Savoia e sul Monte Camino: tutto diventa percettibilmente più nitido e ravvicinato, così come i due amici che, pian piano, conquistano la vicina vetta del Mucrone. Ottica eccellente, ottimo ingrandimento!













sabato 25 febbraio 2012

Dacora Super Dignette E-B

Ultimi scampoli di questo strano mese di febbraio 2012, tra gelo siberiano ed un finale (odierno) che sfiora i 20° C: nell'attesa dell'escursione di domani, mi ritrovo a guardare la piccola macchina fotografica che m'è inaspettatamente capitata tra le mani.
Una struttura massiccia, squadrata ed appena ingentilita da un accenno di bombatura nel dorso superiore, lungo i fianchi; il pulsante di scatto insolitamente posto sul lato anteriore destro della macchina, immediatamente a destra (per chi la impugna) dell'obiettivo. Si tratta di una Dacora Super Dignette E-B, costruita, come precisa con orgoglio la dicitura, in Western Germany.














Tempo fa avevo acquisito una Dacora Digna, risalente al 1954 a Reuntlingen dalla ditta Daco di Bernhard Dangelmaier: esemplare curioso, con quell'obiettivo Dignar da 75 mm a scatto. La mia macchina, costruita invece nel 1962, monta un otturatore Prontor 500 LK, con lente Cassar 1:2,8/45 mm della Optische Werke Steinheil di Monaco ed autoscatto; ne esistono di identiche provviste però di un otturatore Prontor LK, tutte camerate per pellicole da 24x36 mm.
Il lato superiore sinistro della macchina è occupato dall'esposimetro integrato Bertram, al selenio; incredibile a dirsi, questo piccolo gioiello integra il risultato dell'esposimetro all'interno del mirino, permettendo una facilissima lettura semplicemente guardando al suo interno, prima di scattare. Basta la luce verde brillante di questo lightmeter integrato nel mirino per rendere questa peraltro normalissima macchinetta qualcosa di inedito per l'epoca, tuttora interessante; l'ago è perfettamente visibile, in controluce, sul sottile sfondo verde.
Nell'intenzione dei progettisti, inoltre, il pulsante di scatto era anteriore in modo da evitare le pur minime vibrazioni verticali che si ottengono al momento di scattare la fotografia.

La serie Super Dignetten nacque nel 1956, proponendo una serie di varianti più semplici, culminanti nel top della gamma ovvero la Super Dignette del 1959-1962, venduta all'epoca per 186 DM; tutti i modelli condividevano una leva di avanzamento della pellicola con movimento in avanti, sul lato destro della macchina. Altri modelli d'alta gamma di questa serie furono la Dignette Super e la Super Electric; esistette una Super Dignette con otturatore Vario LK ed obiettivo Isco Color Subitar, realizzata a partire dal 1960 e venduta a 129 DM.
Il modello E-B della Super Dignette venne anche venduta dalla Auto RF con il nome di Ilford Sportsman, presumibilmente sul mercato anglofono; il nome del modello è sempre chiaramente leggibile nella finestra sul lato anteriore della macchina, rendendo così ogni esemplare un piccolo messaggio pubblicitario.

Al disopra della leva si trova la sottile rotella girevole, tipica di questo genere di macchine, che consente di scegliere le impostazioni della pellicola tra ASA e DIN, Color Negativ e Positiv; è difficile da usare con le unghie, mentre gira istantaneamente sfiorandola con un polpastrello.
Il centro del dorso racchiude l'aggancio per il flash mentre, sulla sinistra, si nota la mezzaluna trasparente dell'eposimetro, di difficile lettura; più a sinistra ancora si trova l'usuale ghiera per riavvolgere il rullino. Il pulsante di sgancio per la parte posteriore della macchina fotografica, destinata a custodirne il rullino, si trova all'estrema sinistra; tutti i meccanismi di questo esemplare funzionano, si muovono e scattano con sorprendente sobrietà e duttilità, senza rumore, quasi fossero stati preparati ed assemblati la scorsa settimana.
Un esemplare insolito ed interessante, in grado di stupirmi, provvisto di un ottimo telemetro integrato nel mirino e di un eccellente esposimetro al selenio, tuttora sensibile al minimo aumento o diminuzione di luce. Purtroppo, la custodia è ormai andata persa.