Dal 1953 al tardo 1956, dunque, le reflex di questa serie si limitarono allo standard di base: macchine robuste ed affidabili, dalle alte prestazioni e dal prezzo relativamente contenuto, rivolte ad una categoria medio-alta di consumers non professionali.
Il nome della serie pare coniugare la radice Cont, già comune alle serie Contina, Contessa, Contax e Contarex, e la desinenza -flex, sicuramente inerente alla tipologia reflex della macchina.
Ogni versione offriva qualcosa di più: la II propose un eccellente esposimetro interno, rendendo obsoleti ed inutili i modelli manuali esterni alla fotocamera, mentre la Contaflex III fu la prima a proporre l'adozione di lenti diverse, malgrado priva dell'ottimo esposimetro integrato. Si trattava di una 35 mm con otturatore a "foglia", prodotta nel biennio 1957-1959 e provvista di ottica Tessar 50 mm 2.8: utilizzando un ingegnoso meccanismo di rilascio, il sottile elemento anteriore dell'ottica si rivelava rimovibile, rivelando l'otturatore Synchro-Compur della Deckel.
Ciò permise l'adozione di ottiche esterne, innestabili a baionetta, che la Zeiss-Ikon AG di Stuttgart stava parallelamente sviluppando: non un'ottica interamente cambiabile, bensì un geniale compromesso tra prezzi contenuti ed un'ampia gamma di obiettivi intercambiabili.
La Zeiss-Ikon riuscì ad ogni modo a proporre due modelli avanzati che supplivano il pur eccellente obiettivo fisso mediante costose e raffinatissime ottiche esterne (35/115 mm).
La Contaflex IV, volendo riassumere, costituisce uno dei veri vanti della tecnologia della Germania Ovest, nonché un degno emblema del suo tempo e della situazione economica e geopolitica in cui vide la luce.
Non si trattava di un modello al top di una gamma di grande prestigio, munito di ottiche selezionate, destinato a pochi privilegiati o alle élites professionali più esigenti. Al contrario, si trattò di un modello in grado di fornire una tecnologia ben collaudata e molto efficiente, aprendo le porte di un sistema di alta qualità ad un pubblico tutto sommato "medio", borghese: figlia del boom economico e tecnologico della Germania Ovest, figlia della prima epoca di riscossa e successo dopo l'insensata catastrofe bellica, la Contaflex IV provò concretamente che le migliori soluzioni fotografiche non erano più appannaggio di pochi, abbienti e fortunati eletti.
Nel suo piccolo, come concezione e come emblema di questo sconvolgente assioma sociale ed economico, comportò una vera rivoluzione.